A volte credo di scegliere le cose solo perchè suonano bene.
(Pilates, Zumba, Krav Maga)
Tra le tende di un teatrino rosso scivolano i discorsi ansiogeni.
(Vodka Tonic salvami tu che lo Jager è finito)
Qualche lacrima confusa e grandi sorrisi bianchi.
(Devono essere le vocali aperte)
E poi c’è sempre il presente. Fertile.
(Eri bella prima – lo sei anche adesso)
Forse dovrei soltanto dormire più ore per notte.
(Ma le occhiaie tengono compagnia)
Se ti sembra che Krav Maga suoni bene, forse l’eufonia non è il tuo forte.
Teatrino senza di me? Chissà che siano scivolati veramente, lontani tanto da non tornare più.
Se il sorriso bianco è quello che le lacrime le ha provocate, ma anche asciugate a forza di raggi ultrasonici di bianchezza, che bellezza!
Marina Abramovic: “The present is the only time we will always have, and it’s no past and no future”
Cetrioli di frigo, cubetti di ghiaccio o piccoli massaggi attorno alle orbite.